Per esercitarci con il calcolo del volume ho procurato dei contenitori simili a cilindri e prismi.
Fortunatamente nel mio laboratorio c’è abbastanza spazio per realizzare attività collaborative nel rispetto delle distanze, quindi ho voluto concedere alla classe il lusso di un lavoro di gruppo, ma l’attività è riproponibile anche singolarmente e addirittura durante la DAD, basta che ogni ragazzo si procuri uno o più contenitori cercandoli negli stipetti della cucina o nell’armadietto del bagno.
Ho dato un contenitore ad ogni gruppo chiedendo di calcolare il suo volume.
Il lavoro è meno banale di quanto sembri, prendere delle misure precise su oggetti stondati o con rientranze e sporgenze non è così semplice ed è necessario elaborare delle strategie.
Infine ho chiesto di misurare la capacità tramite travasi di acqua (naturalmente il nostro lab ne ha un po’ risentito, ma il bello dell’acqua è che poi evapora 😅).
A rotazione (potere dell’igienizzante vieni a noi) i vari gruppi hanno lavorato con tutti i contenitori con il vantaggio che abbiamo potuto confrontare i diversi risultati e ragionare sugli errori di misura e su come avremmo potuto ridurli.
In conclusione tutti i ragazzi hanno capito che c’era una corrispondenza tra centimetri cubi e millilitri. Stranamente hanno risposto a colpo sicuro che in un metro cubo ci sono mille litri, ma facevano fatica a capire che in un decimetro cubo ci sta un litro.
Ecco pronto il compito per la prossima volta: costruire un decimetro cubo adatto ai travasi (con acqua o altro materiale adatto). Staremo a vedere!
Se hai trovato utile l’articolo puoi supportare il mio impegno offrendomi un caffè cliccando sul pulsante qui sotto: