Per proseguire il percorso sull’osmosi possiamo proporre anche questa esperienza che ho trovato sul blog di Dario Bressanini, risorsa che vi consiglio di consultare quando siete a corto di idee perché contiene delle chicche davvero illuminanti e sempre accurate.
Questa volta bisogna preparare tre pezzi di patata di uguali dimensioni con un piccolo taglia-biscotti o usando coltello e righello. Questi vanno immersi in tre liquidi diversi: acqua demineralizzata, acqua del rubinetto e soluzione satura di sale (sarebbe interessante aggiungere anche la soluzione fisiologica).
Se ragazze e ragazzi avranno capito come funziona l’osmosi saranno in grado di prevedere quello che succede: il pezzo nell’acqua demineralizzata di gonfia perché la concentrazione di sali è maggiore nelle cellule, quindi entra dell’acqua per “diluirle”; quello nella soluzione satura di sale avvizzisce perché le cellule perdono l’acqua che andrà a diluire l’ambiente esterno.
Il fatto più sorprendente però non è questo, bensì il galleggiamento dei pezzi che con il passare del tempo si comportano diversamente nei vari liquidi. Infatti, acquisendo o perdendo acqua le cellule cambiano densità e i liquidi stessi in base alla loro salinità hanno densità diverse. Questo fenomeno è molto curioso e ascoltare le ipotesi di ragazze e ragazzi è molto stimolante.
Qui sotto lascio la scheda operativa che comprende anche alcune domande per un feedback immediato sulla comprensione del fenomeno e possibili ampliamenti sulle cellule animali.
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